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Il papà moderno: pensieri tragicomici

Quando il papà vede per la prima volta il proprio figlio/figlia, un turbinio di pensieri si insinua nel suo cervello. E i suoi neuroni, abituati a fare e pensare una cosa sola per volta, rimangono scioccati e proclamano uno sciopero ad oltranza. Fintanto che la situazione non sarà tornata a livelli accettabili di singolarità e i mesi non abbiano portato più miti consigli.

Qualora, poi, le figlie siano due, contemporaneamente, di primo acchito il papà moderno pensa “Oddio, mi sono sbronzato, ci vedo doppio!”. Senza ricordarsi che invece no, lo sapeva già che sarebbero state due e non una sola. E qui, i neuroni, si siedono nell’anticamera del cervello e indicono un sit-in di protesta permanente. Con qualche sprazzo e barlume di attività, per carità, ma solo in rare occasioni.

E i pensieri galoppano liberi, senza freni inibitori, sbatacchiando come noci in una gerla piena all’inverosimile.

Ecco che piangono, di nuovo. Che faccio? Niente, faccio finta di niente. L’indifferenza è la miglior strategia. Prima o poi si stuferanno e smetteranno da sole“. Risultato: la mamma saetta da una stanza all’altra recuperando prima una e poi l’altra e tentando di calmarle.

Le ho guardate e fatte giocare per mezz’ora. Ora le posso mettere nel box, echecavolo! Sapranno stare un pò per conto loro, no?“. Risultato, urla e singhiozzi e isteria crescente. No, il box non lo amano proprio. Soprattutto se i genitori sono a casa. Loro voglio stare con mamma e papà! Quindi? La mamma corre a recuperarle e a placarle. Perché prima o poi, davvero, qualcuno chiamerà il Telefono Azzurro, la Protezione Civile, i Carabinieri e chissà cos’altro.

E’ ora di metterle a dormire. Chissà in quanto tempo si addormenteranno? Non riesco, non riesco, NON RIESCO! Non si vuole addormentare! E allora sai cosa ti dico, STAI SVEGLIA!“. Risultato: la mamma ne fa dormire una a tempo di record (magari passandola avanti e indietro sul fornello del gas, che si sa, concilia il sonno…) e sfreccia a prendere l’altra. Laddove, invece, non le faccia dormire entrambe contemporaneamente. Superpoteri, venite a me!

La mamma moderna a fine giornata. E il giorno dopo. E quello dopo ancora...
La mamma moderna a fine giornata. E il giorno dopo. E quello dopo ancora…

Possibile che all’ora di cena, dopo che LORO hanno mangiato, non ci facciano cenare in tranquillità? Dove sono finiti i bei momenti in cui potevo seguire in silenzio il mio prezioso telegiornale? E piangono, piangono, piangono. Lasciamole piangere, prima finisco di mangiare, poi mi occupo di loro“. Risultato: vedi paragrafi precedenti e mettili tutti assieme. Aggiungi il digiuno (che va benissimo per la linea…). Capirai come mai, spesso e volentieri, vedi in giro mamme con occhi a palla tipo Tarsio delle Filippine, capelli scombinati, trucco storto (sempre che riesca, a truccarsi), tic nervosi e camminata robotica.

Voglio guardare la televisione dopo cena, come facevo prima. Se si svegliano che faccio? Ma sì, le prende tutte e due la mamma, o la supermamma come la chiamo io. Una la andrò a recuperare dopo, quando andrò a letto anche io“. Risultato: la mamma stesa come una mummia o come la parente più prossima del Conte Dracula, mani incrociate sul petto, piedi stesi in avanti a fungere da barriera, bimbe sistemate piedi contro piedi per la lunghezza del letto. Impossibile muoversi. Impossibile respirare. Di girarsi neanche a parlarne. Addominali e GAG come se si fosse in palestra. Metti ciuccio, ridai ciuccio, rimetti ciuccio. Finché, impietosito (e a programma finito), il papà moderno non arriva a prenderne una. Dando così la possibilità alla mamma quantomeno di stiracchiarsi un pò.

Ah, e concludo dicendo che la storia del gas, ovviamente, è una battuta. Hai visto mai che qualcuno ci crede e chiama sul serio il Telefono Azzurro, ecc. ecc.?

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