Eccolo il giorno tanto atteso. Finalmente è arrivato. E mentre sono in aeroporto a Linate ad aspettare l’imbarco, penso a tutte le avventure meravigliose che vivrò in questi giorni in Kenya.
Che poi, a pensarci bene, già solo il fatto di volare dove troverò massime che si aggirano tra i 25 e i 28° (speriamo), è già una avventura stupenda. Lasciarsi dietro i 10 gradi freddi di Milano per tuffarsi nell’anticamera di un’estate a poche ore di volo da noi.
La valigia c’è, i compagni di viaggio simpatici pure, libri ne ho a sufficienza (anche se non credo avrò tempo di leggerli), foto delle piccole a iosa sul cellulare, macchina fotografica pronta a fare scintille.
Cosa mi manca? Ah, già, un buon caffè macchiato freddo, come piace a me. Che quando sarò in Kenya troverò un sacco di cose meravigliose, ma il caffè quello no. Forse. Chissà che non torni dal viaggio con una piacevole scoperta: dicono che il caffè keniano sia uno dei migliori al mondo. Ma io, da brava italiana, ho le mie abitudini e le mie manie. Che preferisco non portarmi dietro in viaggio, giacché non ha alcun senso.
In questo sta la bellezza del viaggio: nella scoperta, nel cambio di consuetudini e credenze, nel passaggio dal noto all’ignoto, nei sapori e odori e colori di paesi e genti e ambienti.
Ma anche, e soprattutto, nella dolcezza della memoria e dei ricordi. Che sempre porto a casa con me, dopo ogni cammino percorso.
Kenya……arrivo!