Viaggi; Travel Tips

Gozo, il giardino dell’arcipelago dei Cavalieri

Di Malta ho appena raccontato, ampiamente. Oggi, invece, voglio descrivervi la seconda isola dell’arcipelago, per grandezza: Gozo, l’isola di Calipso. Sì, avete capito bene, di Calipso. Secondo la leggenda, infatti, è proprio qui che la ninfa tenne imprigionato Ulisse per sette, lunghissimi anni. In una grotta che si può visitare. E, tutto sommato, secondo me a Ulisse non andò poi così male, considerando la bellezza mozzafiato di questo isolotto nel cuore del Mediterraneo.

Gozo panoramicaPer raggiungerla si prende il traghetto dal porto di Cirkewwa, Malta e la traversata dura circa 30 minuti. All’arrivo al porto di Mgarr, a Gozo, ci si rende conto subito di come, nonostante la vicinanza con Malta, l’isola di Gozo sia totalmente differente. Molto più rurale, verde e meno caotica della sorella maggiore, qui il traffico è quasi nullo, l’aria che si respira profuma di sale, mare e pane appena sfornato. Ma soprattutto, appena messo piede a Gozo, sembra di essere tornati indietro nel tempo. Il lento scorrere del tempo, l’atmosfera rilassata, il paesaggio punteggiato di piccole case in pietra e i campi a perdita d’occhio sono un toccasana per gli occhi, la mente e il corpo.

Gozo
Panorama dell’isola

L’isola della “gioia” (significato di Gozo in Castigliano) è un piccolo, grande concentrato di storia e cultura. A partire dalla sua capitale, Rabat (o Victoria), splendida città fortificata, arroccata su una collina che domina dall’alto l’isola. La sua Cittadella, un’imponente opera in muratura, è visibile da ogni parte dell’isola e venne eretta in epoca Medievale, sebbene la collina su cui sorge risalga al periodo neolitico. Inerpicandovi verso la cima di Victoria, approfittate di piccole soste lungo il percorso, per ammirare i negozietti che animano la città, in cui potrete acquistare oggetti di artigianato locale, soprattutto pizzi elaborati a mano, ma anche formaggi freschi, vini e altro ancora.

Victoria
Victoria

Fuori dalla vivace vita della capitale, la bellezza dell’isola di Gozo sta nei piccoli paesini e villaggi, oasi di pace silenziosi e tranquilli, in cui la vita scorre lenta e rilassata. I piccoli bar accolgono i turisti in visita con calore e la popolazione locale è accogliente e gentile. Ma questa è una caratteristica che contraddistingue, in generale, tutta la popolazione maltese. Tra i villaggi che meritano una visita si ricordano Mgarr, Marsalforn e Xlendi, ottimi anche dal punto di vista gastronomico. Qui, infatti, si trovano moltissimi ristoranti per tutti i gusti e tutte le tasche, che cucinano piatti tipici della cucina maltese, ma anche specialità della tradizione di altre culture, dall’indiana all’italiana.

Cosa visitare a Gozo

I Templi di Ggantija, a Xaghra, sono senza alcun dubbio uno dei siti archeologici più importanti al mondo, oltre che Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Sono datati intorno al 3600-3200 a.C. e si ritiene che, date le dimensioni imponenti di questi megaliti, siano stati costruiti da una popolazione di giganti. Da qui il nome Ggantija che in maltese significa, appunto, gigante. Composto da due templi costruiti in mattoni con alcuni megaliti la cui lunghezza supera i cinque metri e il peso di 50 tonnellate, il sito ha un caratteristico colore beige calcareo. Dopo la visita, fermatevi a curiosare tra le bancarelle appena fuori dal sito e approfittatene per comprare dell’ottima marmellata di fichi o oggetti di artigianato locale. La visita costa 9 € (adulti dai 18 ai 59 anni).

Ggantija Temples
Templi di Ggantija

L’antica prigione, sita nella cittadella a Victoria è collocata direttamente a fianco del tribunale dell’isola di Gozo, al quale era, un tempo, collegata. La prigione, divisa in due sezioni, ospita una mostra permanente nell’area un tempo destinata alla cella comune, e nell’altra sezione si trovano le sei celle individuali. La prigione venne usata come luogo detentivo dalla metà del 1500 fino all’inizio del 1900. Le pareti della prigione e delle celle sono coperte da incisioni e graffiti fatti, nel corso dei secoli, dai carcerati e riproducono scene di vita quotidiana, croci, nomi, giochi e figure antropomorfe. La visita costa 3 € (adulti dai 18 ai 59 anni).

La Grotta di Calipso si trova a breve distanza da Xaghra e, da qui, la vista sulla spiaggia rossa di Ramla Bay e sul mare cristallino è davvero meravigliosa. Si accede alla grotta attraverso una scalinata ripida e la vista sul mare dall’apertura nella roccia vi farà sentire dei moderni Ulisse.

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Grotta di Calipso

Il Museo Archeologico di Gozo permette un viaggio alla scoperta della storia dell’isola, dalla preistoria fino ai tempi più recenti. Qui si trovano esposti oggetti e resti che spiegano i rituali della tumulazione, della religione, dell’arte, della vita quotidiana. Il museo è ospitato all’interno di un edificio del XVII secolo e si trova appena dietro l’antica porta d’accesso alla Cittadella. La visita si sviluppa in tre sezioni distinte: Preistoria, Periodo Classico e Medioevo e periodo Moderno. La visita costa 3 € (adulti dai 18 ai 59 anni).

Infine, vi consiglio una visita della Basilica di Ta’ Pinu, costruita sul sito in cui sorgeva una cappella in cui, secondo la tradizione, una donna udì la voce della Vergine Maria. In seguito, molti miracoli e grazie ebbero luogo dove sorge la Basilica. La piccola cappella venne inserita nel progetto odierno della Basilica ed è ammirabile al suo interno.

Dove dormire

Sull’isola di Gozo si trovano hotel eccellenti e di alta qualità, ma anche e soprattutto farmhouse, ville immerse nel verde della campagna gozitana, praticamente tutte dotate di piscina e arredate con gusto.

Il Kempinski Hotel San Lawrenz 5* è un magnifico resort sito a poca distanza dalla Finestra Azzurra, spettacolare arco di roccia naturale che crea, appunto, una finestra. Con il suo giardino privato che si estende su una superficie di 30.000 mq, una Spa pluripremiata e ristoranti gourmand, questo hotel è uno dei migliori dell’arcipelago e di tutta l’area. Costo della camera, a notte, a partire da 199 € compresa la colazione.

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Kempinski Hotel San Lawrenz

Il TA’ ĊENĊ Hotel 5*, invece, è più piccolo del precedente (83 camere in tutto, in stile bungalow) e offre un’atmosfera tranquilla e rilassata davvero unica, grazie anche agli oltre 160 ettari di terreno che lo circondano, rendendolo “un’isola dentro l’isola”. All’interno della sua area di pertinenza, inoltre, si trovano resti preistorici datati intorno al periodo Neolitico (antichi di 5000 anni), dolmen e antiche strutture sepolcrali. La sua Spa e i ristoranti di cucina tipica gozitana, internazionale, vegetariana e vegana, ma non solo, completano l’offerta di questa struttura.

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Ta’ Cenc

Per vivere un’esperienza in farmhouse, invece, vi consiglio la Santa Katerina, sita nel villaggio di Xewkija, che dispone di salottino, cucina attrezzata, sala da pranzo e una piccola camera da letto con bagno al piano terra. Al primo piani, invece, si trovano altre tre camere da letto, una delle quali con bagno privato. Dal piano terra si accede alla piscina privata e alla zona attrezzata con barbecue. Il costo di questa farmhouse parte da 160 € al giorno, a persona.

Piscina Santa Katerina
Piscina del Santa Katerina

Dove mangiare

Al Ta’ French Restaurant, per assaporare piatti della cucina francese, italiana e maltese, in un ambiente chic e curatissimo. Qui vi consiglio di ordinare il Market Menu a prezzo fisso: 3 portate, escluse bevande, a partire da 35 € a persona.

Ta french
Ta’ French – cortile interno

L’Ortolan infine, uno dei tre ristoranti all’interno del Kempinski San Lawrenz, offre una cucina di classe, servizio ottimo e ambiente rilassato. Costo, per il menu a tre portate, da 50 € a persona, bevande escluse.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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