E pioverà tutta la settimana, sempre che ci abbiano azzeccato.
Piove sui nostri pensieri e l’acqua lava via le incertezze.
Piove sugli affanni e sulle paure e, per una frazione, le placa.
Piove sulle risate e sui discorsi gioiosi, li spegne per un attimo, per poi farli tornare, più forti e sinceri di prima.
Piove sulla tristezza, ma non la cancella.
Piove sui visini puliti e meravigliosi dei bambini, e li accende di bellezza ancora più evidente.
Piove sugli ombrelli aperti, protesi verso l’alto a guisa di lance.
Piove sulla folla che si ammassa sui marciapiedi, tentando di camminare rasente ai muri, in un accozzaglia di braccia gambe borse giacche.
Piove sulla tristezza, e le lacrime che scendono si confondono con l’acqua piovana. Così non pare più che sia pianto, ma acqua nell’acqua.
Piove e il selciato diventa una pozza luminescente in cui saltare a piè pari e tornare bambini, anche solo per un minuto o due.
Piove sulla terra e l’erba, ravvivata da un’inaspettata manna, sembra sorridere e protendere alti i propri fili su, verso il cielo.
Eh sì, oggi piove. E domani. E il giorno dopo ancora.
E io mi domando: ma quando smetterà di piovere? Ma certo, la risposta sta nel Corvo: non può piovere per sempre.