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Breve storia del bassotto

Il bassotto non è un cane qualunque. Il bassotto quando abbaia, urla. Nonostante la piccola stazza, i suoi latrati intimoriscono cani ben più grossi di lui. Il bassotto ha un ego smisurato: ti guarda fisso e sembra dirti “oh, bello, sia chiaro che il capo qui sono io”. Non accetta sgridate, se lo rimproveri, ti mostra il lato B e continua a mugugnare. L’ultima parola è la sua. Il bassotto non ha ben chiare le sue reali dimensioni: vede benissimo quelle dei suoi simili, ma sempre a causa del suo ego pensa di essere enorme. E, col suo carattere, un po’ lo è davvero. 

Il bassotto non corre, vola. Plana sull’erba, pancia rasoterra e orecchie svolazzanti. Il bassotto quando gira a destra o a sinistra mette la freccia: le sue orecchie sbatacchianti e morbidissime si alzano in automatico a segnalare il cambio di direzione. Il bassotto non chiede attenzioni, le pretende. Guaisce, fa versi, ti lecca e infila il muso dappertutto finché non ottiene le coccole che tanto ama. 

Il bassotto mangia, rosicchia e distrugge qualsiasi cosa gli capiti a tiro. E non provare a sgridarlo! Che per vendicarsi potrebbe mangiarsi qualcosa che ti sta veramente a cuore o che ti serve sul serio (tipo le coperte). Il bassotto, infine, non dorme: cade in catalessi. E può andare avanti ad oltranza senza muovere un muscolo. Ha un carattere dominante, piagnucola spesso, rifiuta i rimproveri, ma anche per queste caratteristiche è un amico unico, che non cambierei con alcun altro al mondo. 

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