Sottotitolo: breve storia triste o del Teatro dell’Assurdo.
Qualche anno fa ho aiutato un’amica. Un’amica che mi chiamò diverse volte al telefono, in lacrime. Aveva bisogno estremo di aiuto. E io che in questo, mannaggia, ho preso da mia mamma, mi prodigai in tutti i modi a me conosciuti e possibili per aiutarla.
E ora che la situazione si è stabilizzata e l’aiuto ha dato i suoi buoni frutti, l’amica che fa?
Mi volta le spalle o meglio, quando giro le spalle io a lei, cerca il suo miglior coltello da cucina affilato che nemmeno Antonino Cannavacciuolo usa con abilità. E me lo pianta nella schiena. O meglio, ci prova.
Beh, sapete una cosa? Chissenefrega! Dopotutto è venerdì 17 e, nonostante tutto, non piove nemmeno.
Fine della storia.