Domenica è stata una giornata impegnativa. Come sempre quando decido di buttarmi nel marasma dei cambi di stagione. Pioveva, tirava un vento freddo che pareva fosse già novembre e guardando le magliette a maniche corte, le canottierine e i pantaloncini delle Gem, mi è venuto ancora più freddo. Armatami di santa pazienza ho deciso di riporre i vestiti estivi e di far posto prepotentemente agli indumenti invernali. Niente di nuovo insomma.
Se non che, alle prese con il cassetto dei pigiami e dell’intimo, ho trovato una pila immensa di body. Oramai inutilizzati da oltre quattro mesi. Da quando, cioè, abbiamo cominciato l’infinito training vasino-sì-pannoloni-no. E mi ha assalito una profonda, incredibile tristezza. Ogni volta che metto via, per sempre, alcune cose, penso che una fase lunga e importante della nostra vita insieme si è chiusa per sempre. Fu così già in occasione del pensionamento delle tutine. Lo è stato a maggior ragione con la definitiva uscita di scena dei body. Nessuna necessità di tenerli nel cassetto, evidentemente. Ora le Gem sono “grandi”, fanno pipì e pupù nel vasino e i bodini sarebbero solo d’impiccio.
Però non c’è niente da fare, sono fatta così. Il passato per me è sempre più dolce di quanto potrà essere il futuro. Salvo poi ricredermi ad ogni nuova esperienza. In questo caso, però, c’è un altro elemento che mi riempie le giornate e le notti, incessantemente. Il primo giorno di scuola materna. Manca pochissimo, ormai. Tra due giorni partirà l’inserimento, le ex-coccinelle voleranno definitivamente fuori dal nido. L’abbraccio di casa sarà affiancato da nuove persone, emozioni diverse, giochi, compagni di scuola, maestre.
Tutte cose meravigliose in cui io non avrò più alcuna parte attiva. Certo, assaggerò famelica i loro racconti e i sorrisi a fine giornata, ma sarà comunque un percorso dal quale sarò esclusa, per forza di cose. E mi sale una grande tristezza. So bene che, per qualsiasi mamma, è così che vanno le cose. Sono felice che abbiano la possibilità di cominciare a rendersi indipendenti, libere e che possano così cominciare a crescere. Tuttavia, me ne scuseranno le Gem e coloro i quali non sono d’accordo, il sentimento che provo ora è difficile da spiegare ed è proprio un misto di felicità e tristezza.
Volate alte nel cielo ex-coccinelle mie, la vita è davanti a voi come uno splendido viaggio del quale assaporare ogni singolo istante. Io sarò lì, con voi, un po’ indietro, per sostenervi laddove stiate per cadere e per gioire dei vostri successi futuri.
Quanta dolcezza le tue parole…anche a me ha fatto tristezza il passaggio dalla carrozzina al passeggino 😯😯
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😂😂😂
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