Sipario per il Commissario Ricciardi
Casa Editrice: Einaudi Stile Libero BIG
Prezzo di copertina: 19.00 €
368 pagine

Dopo la presentazione del suo ultimo libro sulle vicende sentimentali e lavorative del Commissario Ricciardi, Maurizio De Giovanni ha affermato di volersi ritirare dalla scena. Almeno per un po’. Detto ciò, la lettrice accanita che è in me (soprattutto dei suoi polizieschi-noir-surreali libri su Luigi Alfredo Ricciardi) è stata sul punto di svenire. Seriamente. Cosa ne sarà della storia tormentata e quasi impossibile di Ricciardi ed Enrica? Che ne sarà del brigadiere Maione? E il Dott. Modo riuscirà a non cacciarsi nei guai, scampando così le punizioni fasciste?
Questo ancora non si sa. Nel mentre, sperando che De Giovanni non decida seriamente di far fuori il Commissario Ricciardi, mi sono goduta dalla prima all’ultima pagina di questa ultima puntata. Lui continua a vedere le anime di chi non c’è più, che ripetono sempre le ultime impressioni di questo mondo, come in un disco rotto. Enrica continua a combattere per poter vivere la SUA storia d’amore tormentata. Senza certezze né prospettive future solide. Il brigadiere Maione, fedele collaboratore di Ricciardi, lo aiuta come sempre nelle indagini più difficili ed assurde. Questo capitolo sembra avere la fine già scritta: l’attore di teatro Michelangelo Gelmi, durante una rappresentazione, spara alla moglie, Fedora Marra. Solo che al posto dei colpi a salve parte un colpo vero, che la uccide.
Chissà perché, ma il Commissario Ricciardi vuole vederci chiaro e, seguendo una serie di intricati indizi che sembrano non portare a nulla se non ad un guazzabuglio ancor peggiore, riuscirà a risolvere il caso. Brillantemente come sempre.