C’è il foliage di massa, quello proposto su ogni spazio stampato e non, che corre lungo destinazioni come il Maine, New York, il Canada e il Giappone. E poi c’è lo spettacolo dell’autunno, che si riflette nelle foglie non ancora cadute, un pochino più di nicchia. Quello meno sponsorizzato, meno famoso, ma non per questo meno emozionante e scenografico.
Sì, perché quando l’autunno si fa strada in territori come le Langhe e il Roero, trapuntati di vigneti, ciliegi selvatici, aceri e castagni che punteggiano le dolci colline piemontesi, ecco come, in un’occhiata appena, si comprende come il foliage lo si possa ammirare anche qui, in Italia. Alla evidente bellezza dei paesaggi, poi, va ad aggiungersi anche un riconoscimento ufficiale: i Paesaggi Vitivinicoli di Langhe, Roero e Monferrato sono stati inseriti tra i siti Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO.
Borghi remoti, castelli-fortezze, cascate ininterrotte di vigneti, cascinali, colline, racchiusi in tre aree dalle quali scaturiscono grandi vini e prodotti gastronomici d’eccellenza. L’esplorazione di questo territorio dovrebbe essere guidata da un tempo a scorrimento lento, così da poter visitare tutti i più importanti centri di eccellenza. Se, però, di tempo ne avete poco, vi suggerisco qui di seguito le tappe che non potete mancare.
A Grinzane Cavour per il Barolo e il Castello
Un castello medievale e piccole casette coloniche tutte intorno: così si presentava il paese di Grinzane Cavour. Ora del borgo originario rimane il maniero, che svetta imponente sulle colline del Barolo sottostanti, mentre le abitazioni trovano posto ai suoi piedi. L’origine del suo nome è piuttosto ovvia: il grande statista piemontese Camillo Benso conte di Cavour abitò in questo borgo per decenni e ne fu anche il sindaco. Non tutti sanno, però, che proprio il Conte, insieme alla marchesa Falletti, fu uno dei padri del vino Barolo, avendone sperimentato nuove tecnologie produttive. Il Castello, vera e propria attrattiva del paese, passò sotto diversi stemmi nobiliari e ospita, oggi, l’Enoteca Regionale Piemontese, il Museo Etnografico, i cimeli di Cavour, la sala delle Maschere (con decorazioni del XVI secolo perfettamente conservate), il ristorane del Castello e l’Asta mondiale del Tartufo Bianco d’Alba. Inutile sottolineare che, per un pranzo dai sapori tipici piemontesi e per degustare un ottimo calice di Barolo, proprio il ristorante del Castello fa al caso vostro. www.castellogrinzane.com
Dove dormire: Hotel Casa Pavesi 4*, 12 camere di charme, in una antica dimora ristrutturata, con superba vista sulle Langhe. Per un soggiorno chic, prenotate una suite con vista panoramica e jacuzzi.
A Neive per il Barbaresco e la storia millenaria
Questo piccolo comune delle Langhe fu un centro abitato già dal periodo Neolitico. Crocevia di popolazioni diverse, il territorio venne occupato da Liguri, Romani, barbari, Sarmati e Longobardi, tra gli altri. Di tutte le bellezze proprie del borgo, ancora visibili, si ricordano parte del Monastero benedettino (X secolo d.C.) di cui oggi rimane traccia nella sua Torre campanaria, il Palazzo dei Conti Bongioanni Cocito (metà del XVII secolo) e l’intricata rete di viuzze acciottolate tipicamente medievali che si inerpicano verso l’alto seguendo traiettorie concentriche. Un soggiorno in Piemonte non può dirsi tale se non si è provato almeno qualche piatto tipico. Alcuni suggerimenti? La battuta di fassone con spolverata di tartufo bianco (in stagione), la lingua col “bagnet” verde, i tajarin al ragù, i ravioli del plin burro e salvia, il brasato al Barolo… Inutile sottolineare che qui ordinare del Barbaresco è (quasi) d’obbligo. Una scelta azzeccata può essere quella di prenotare un tavolo all’osteria/vineria Torre del Monastero.
Dove dormire: Hotel Villa Lauri 3*S, 12 camere ricavate all’interno di un elegante villa Liberty accuratamente ristrutturata. Per un soggiorno a tema, prenotate la suite Barbaresco la cui terrazza panoramica affaccia su meravigliosi vigneti.
La capitale del Roero: Canale
Famoso per le sue succulente pesche (il cui sapore e la cui consistenza sono realmente uniche al mondo), Canale è un piccolo paesino incastonato nel cuore del Roero, luogo di origine anche del famoso ed apprezzato vino Arneis, ricavato da un vitigno presente nell’area già a partire dal Quattrocento. Qui la fa da padrone il Castello Malabayla, di tipica impronta rinascimentale, circondato da un parco enorme cinto da mura. Principalmente usato per ospitare matrimoni, al suo interno si trova una fornitissima enoteca nella quale acquistare i pregiati vini prodotti proprio dai discendenti della famiglia Malabayla. www.malabaila.com
Prendetevi del tempo per passeggiare nel piccolo centro cittadino, sostare in uno dei caffè per una golosa cioccolata calda e comprare in una gastronomia il prosciutto arrosto di Canale. Una prelibatezza unica al mondo (diffidate delle imitazioni) che non potrete non apprezzare. Per una cena romantica e scenografica, prenotate un tavolo all’Agriturismo Villa Tiboldi
Dove dormire: Le Querce del Vareglio Agriturismo è un antichissimo cascinale risalente al 1600 un tempo proprietà di un notaio, immerso in una tenuta di 30 ettari.
Bra: il Barocco nel cuore del Roero
Elegante ed austera Signora d’altri tempi, Bra è un gioiello barocco con accenni medievali. Da non perdere, qui, le visite a Palazzo Traversa (la cui storia è indissolubilmente legata alla famiglia Malabayla) e a Palazzo Mathis (che ospita mostre ed eventi culturali), entrambi di epoca medievale. Per gli amanti del Barocco, invece, non mancate di ammirare la Chiesa di Santa Chiara e la Chiesa di Sant’Andrea. Per chi ama gli intrighi e il giusto mix tra storia e leggende, consiglio di fare tappa a La Zizzola, curiosa villa a pianta ottagonale la cui destinazione d’uso originaria pare fosse quella di “villa delle delizie”. Non dimentichiamo, infine, che Bra è la patria dell’associazione internazionale Slow Food. Non esiste, dunque, città migliore dove degustare ottimi piatti tipici sorseggiando un calice di vino. Cosa non potete perdere: la salsiccia di Bra, i formaggi Bra tenero e Bra duro DOP, il pane di Bra. Un’ottima scelta per un pranzo (o una cena) indimenticabile è il Ristorante Garden (a Pollenzo, frazione di Bra).
Dove dormire: l’Albergo dell’Agenzia 4*, ospitato all’interno di un edificio neogotico antica residenza sabauda, è una soluzione ideale per anime raffinate sempre alla ricerca di location esclusive.
Per ulteriori informazioni: Langheroero.it