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Bellinzona con le Gem

Che la Svizzera sia una sorta di isola felice già si sapeva. Ma che fosse anche molto adatta ad un incursione in giornata con i bambini l’ho scoperto in occasione della nostra ultima gita fuori porta con le Gem. La scorsa domenica abbiamo fatto tappa a Bellinzona. Cittadina tranquilla, con poche auto che scorrazzano in giro, tanti percorsi pedonali da percorrere in totale sicurezza, questa città incastonata in una valle è stata la scelta ideale per far sfogare le bambine. E mamma e papà si sono rilassati (abbastanza).

Perché sceglierla

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Collegiata dei S.S. Pietro e Stefano

E’ una delle cittadine svizzere più “italiane”. Si valica un confine, ma ci si sente comunque a casa. Per chi abita in Lombardia, zona Varese, Como o Milano, in più è anche vicinissima. Appena un’ora d’auto. Ci sono, inoltre, un sacco di cose interessanti da fare e vedere con i bambini. A partire dal centro storico, chiuso al traffico, in cui poter lasciare che i piccoli corrano in totale libertà e senza rischi, a portata d’occhio. In posizione dominante, nel cuore della città, si trova la Collegiata dei S.S. Pietro e Stefano, un meraviglioso inno al Rinascimento il cui accesso è possibile tramite un’ampia scalinata di pietra. Al suo interno gli affreschi da ammirare sono davvero tanti, tutti pregevoli. Proprio di fronte alla chiesa si trova un bar con dehor esterno dove potrete sostare per un caffè (un po’ caro – 2,50 € – ma tant’è). Occhio però: gli euro sono accettati, ma se non avete la somma giusta il resto vi viene dato in franchi svizzeri.

Bellinzona: Piazza Collegiata
Il Castello visto da Piazza Collegiata

Mentre passeggiate per il centro, guardatevi intorno: ci sono tante meravigliose ed eleganti case borghesi da ammirare, balconi in ferro battuto e locali in cui acquistare prodotti tipici (formaggio in primis! Imperdibile quello per raclette). Noterete, inoltre, diverse insegne di hotel e alberghi: non tutte indicano una struttura realmente aperta al pubblico. Molte sono, infatti, insegne di luoghi un tempo adibiti a strutture ricettive che, oggi, non esistono più.

Cosa non perdere

Quanti di voi sapevano che la superba fortificazione medievale della città di Bellinzona è parte del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO? Io professo la mia ignoranza: non ne avevo idea. Poi, quando li vedi, i tre castelli, ti rendi conto che non avrebbe potuto essere che così. Castelgrande, Montebello e Sasso Corbaro sono opere d’arte che ricordano immediatamente il Medioevo studiato a scuola, tra cavalieri, cavalli bianchi, armature e torri merlate.

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Il Castello di Castelgrande

Il Castello di Castelgrande ha origini antichissime. Secondo le datazioni storiche, proprio in loco, sorse un primo insediamento difensivo nel IV secolo d.C. L’opera muraria venne chiamata Castrum Magnum nel XIV secolo. La vera chicca sta nella Torre Bianca: 27 metri di altezza. Da qui il panorama è superlativo.

 

 

 

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Il Castello di Montebello

Il maniero di Montebello, invece, sito sull’omonimo colle, scruta dall’alto Castelgrande e la città di Bellinzona. Era da qui che partivano le antichissime mura proprie del borgo, ora praticamente inesistenti, tranne in una piccolissima parte. Il Castello di Montebello risale, per la primissima parte interna, al XIII secolo.

 

 

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Il Castello di Sasso Corbaro

Ultimo, ma non ultimo, il Castello di Sasso Corbaro dal tipico ed inconfondibile stile sforzesco. Più squadrato e forse un pochino meno aggraziato degli altri due, è per me l’emblema del castello così come l’ho sempre sognato. Imponente, solido, ricco di torri merlate. E’ a tutti gli effetti una vera e propria fortezza (è il più alto di tutti), le cui pareti arrivano a raggiungere fino a oltre 4 metri di spessore. I tre manieri si possono raggiungere comodamente a piedi, da Piazza Collegiata. Oppure, se viaggiate con bambini che, a metà strada, reclamerebbero un passaggio in braccio, potete optare per un giro su Artù, il trenino dei castelli. Il viaggio, della durata di un’ora circa, parte a cadenza regolare da Piazza Collegiata alla volta dei castelli. Il costo del tour è di 10 €  per gli adulti e poco più di 8 €  per i bambini. Se però volete anche visitare i tre castelli, oltre che ammirarli, allora il biglietto in combinata tour+visita costa 20 € per gli adulti e 13 € per i bambini. Una buona notizia, però, è che i bambini fino ai 6 anni non pagano nulla.

 

Dove mangiare

Al Ristorante Castelgrande si uniscono panorama da favola e ottima cucina tipica. Nel periodo autunnale, inoltre, ampio spazio a piatti a base di cacciagione, castagne, funghi, verdure di stagione. I costi, purtroppo, non sono particolarmente contenuti, quindi la soluzione migliore è quella di abbinare un antipasto (caldo o freddo) ad un secondo piatto. Senza rinunciare, ovviamente, al dolce. Prezzo a persona a partire da 55 €, bevande escluse.

Per informazioni e prenotazioni visitare il sito Bellinzonese-altoticino.ch/it

 

2 pensieri su “Bellinzona con le Gem”

  1. Una decina di giorni fa sono stato sul ponte tibetano di Carasc (sopra Bellinzona) a cui ho dedicato un post per l’occasione.
    Com’è vera la tua affermazione “welcome €” poi ti restituiscono monetine souvenir. Non ho visitato la città, la mia meta era il Ponte, e vista la vicinanza te ne consiglio la visita. Oltre che a piedi (meno di 2 ore di ripida salita) è raggiungibile con una funivia (molto spartana).

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