Non so a voi, ma a me l’autunno piace moltissimo. Le temperature si fanno più miti, ma non ancora gelide, la natura si colora di un caleidoscopio di tonalità che virano dal marrone, al rosso, al giallo e i weekend diventano l’occasione perfetta per coccole di tutto rispetto.
In Italia ci sono alcuni piccoli borghi che meritano di essere scoperti, possibilmente soggiornando in dimore di charme che, un tempo, avevano tutt’altro uso. Oppure scegliendo sistemazioni di design, ma rispettose dell’ambiente. Parola d’ordine? Volersi bene e concedersi qualche giorno di relax. In tutta sicurezza.
Ecco quindi che si possono scegliere itinerari nuovi e inediti, fuori dalle tracce più battute, per riscoprire l’Italia più autentica. Una geografia di paesaggi e borghi che ha disegnato la nostra storia, e che continua a costituirne l’asse portante: fatto di realtà locali attente alla propria unicità, da valorizzare e godere come un piccolo tesoro.

Un esempio? Bernalda è uno storico capoluogo territoriale situato nel sud della Basilicata, a pochi chilometri dal mare di Metaponto. Della sua ricca storia passata conserva il castello fortificato e l’elegante centro storico, oltre ad uno stile unico: allo stesso tempo rilassato e raffinato.
Proprio al centro della cittadina, al limitare delle viuzze della parte vecchia e affacciato sulla zona dei palazzi nobiliari ottocenteschi, si trova Borgo San Gaetano, incantevole relais dall’anima saldamente ancorata alle tradizioni regionali.
Già, perché le suite e i casalini – solo sette in totale – che compongono questo boutique hotel sono stati ricavati con grande maestria e attenzione ai materiali originali, da un antico frantoio di proprietà della famiglia che lo gestisce. Soggiornare qui significa quindi immergersi completamente in una realtà fatta di amore per il proprio territorio, e, grazie ai preziosi suggerimenti dei titolari e dello staff, vivere un’esperienza di autentico contatto con la realtà locale.

Vicini borghi da visitare, ristoranti intimi che propongono le specialità più ghiotte della Basilicata – dai formaggi, alla carne al delicato peperone crusco – il fascino della civiltà greca (che proprio a Metaponto aveva fondato un’importante base strategica) creano un mix perfetto per una vacanza indimenticabile. Il costo del soggiorno parte da 100 euro per la suite matrimoniale a notte, inclusa la favolosa prima colazione bernaldese.

Per chi ama la magia del foliage, invece, una delle scelte più azzeccate e di charme è la struttura Casa sull’Albero, design & boutique hotel sul Lago di Como, nello splendido borgo di Malgrate.
L’arrivo dell’autunno porta con sé un’atmosfera magica e incantevole, trasformando completamente il paesaggio intorno all’hotel, che viene completamente avvolto e circondato dal fascino autunnale creato dagli alberi secolari del parco e del loro bellissimo foliage.
Il lento cambiamento delle foglie degli alberi, che da verdi si tingono di colori caldi e accoglienti è un vero e proprio motivo di soggiorno turistico per gli appassionati che sono alla ricerca della meta perfetta che possa regalare la bellezza di questo straordinario fenomeno naturale.
Le nuance degli alberi, prima tenui e poi vivaci e brillanti, fanno assumere alla Casa sull’Albero un’aria ancora più caratteristica e sublime, esaltandone il design minimal e gli elementi unici del progetto architettonico, perfettamente integrato nel contesto paesaggistico.

Il foliage si può ammirare anche dalle meravigliose e ampie camere della Casa sull’Albero, grazie alle pareti interamente in vetro, che permettono di osservare con attenzione e stupore l’alternarsi e il susseguirsi delle tonalità autunnali e la lenta caduta delle foglie, nella suggestiva cornice delle montagne che si specchiano nel Lago di Como. Per vivere un weekend rilassante, si può scegliere il pacchetto Notte Romantica che comprende 1 notte, omaggio di benvenuto, massaggio di 30 minuti, colazione servita in camera e cena Da Giovannino. Costo del pacchetto, in camera Garden View, da 299 €.
In Toscana, invece, sorge il meraviglioso Borgo Il Poggiaccio, autentico Residence medievale ospitato in una tenuta trecentesca sulle colline tra Siena e San Gimignano.

Questo piccolo borgo medievale, che si adagia a valle della zona montagnosa della campagna senese, è parte del comune di Sovicille, il cui nome risale ad una descrizione celebrativa: ‘Soavis Locus Ille’ (il luogo soave). I boschi di secolari lecci e querce, gli splendidi campi di grano e girasole e gli apprezzati vigneti di Chianti Colle Senese, offrono molti itinerari attraverso un territorio di rara bellezza.
Alcune tappe da non perdere, nei dintorni, sono
- Il castello di Monteriggioni, fondato nel secondo decennio del Duecento dalla Repubblica di Siena, allo scopo di creare un avamposto difensivo contro la rivale Firenze, la cui cinta muraria in pietra ha uno sviluppo lineare di circa 570 metri. L’imponenza delle Torri, quattordici a pianta rettangolare ed una addossata alla cortina interna, suggerì a Dante una famosa similitudine con i Giganti collocati nell’Inferno: “[…] però che, come su la cerchia tonda / Monteriggion di torri si corona, / così la proda che ‘l pozzo circonda / torreggiavan di mezza persona / li orribil giganti […]” (Inf., XXXI, vv. 40-44).
- San Galgano, in cui troviamo un complesso composto dall’Eremo o Rotonda di Montesiepi e dalle rovine della grande Abbazia di Circestense di San Galgano. Nella Rotonda di Montesiepi, edificata tra il 1182 ed il 1185, si trova, infissa nella roccia, la Spada di San Galgano. Si narra che Galgano infisse nel terreno la sua spada, allo scopo di trasformare l’arma in una croce. L’evidente eco del mito di Artù non ha mancato di sollevare curiosità e, ovviamente, qualche ipotesi ardita su possibili relazioni fra la mitologia della Tavola Rotonda e la storia del santo.
- San Giminiano: la leggenda racconta che nel 63 avanti Cristo due giovani patrizi fuggiti da Roma perché complici di Catilina, i fratelli Muzio e Silvio, si rifugiarono in Valdelsa e vi costruirono i castelli di Mucchio e di Silvia, futura San Gimignano. San Gimignano svetta sulla collina, alta 334 metri, con le sue tredici torri. La più alta è la Torre Grossa, alla quale si accede tramite il Palazzo Comunale, che sorge sulla Piazza del Duomo e racchiude la Sala di Dante (decorata con importanti cicli di affreschi a tema cortese e cavalleresco) e la Pinacoteca (con opere del periodo compreso tra il XIII e il XVII secolo). Il complesso dell’ex Conservatorio di Santa Chiara ospita il Museo Archeologico, la Spezieria dello Spedale di Santa Fina, la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea “Raffaele De Grada”.

Recentemente ristrutturazione, nel Borgo si possono prenotare comodi appartamenti e gustare speciali colazioni dal tipico sapore toscano nell’antico ristorante “La Cantina del Poggiaccio“. Prezzi su richiesta.

Infine, come potrei non parlare del “mio” Piemonte? Ecco allora che vi consiglio il Castello di Gabiano, in provincia di Alessandria. Situato in posizione dominante sulla valle del Po, questo è uno dei manieri tra i più antichi e vasti del Monferrato, viene citato da fonti storiche già nell’VIII secolo.
Il restauro del Castello, iniziato nel 1908 dal Marchese Giacomo Durazzo Pallavicini, verrà portato a compimento nel 1935 dalla Marchesa Matilde Durazzo Pallavicini dei Principi Giustiniani. Oggi Giacomo Cattaneo Adorno Giustiniani e la sua famiglia proseguono l’opera di ristrutturazione e valorizzazione del castello, insieme ad una produzione di vino che coniuga le attuali conoscenze dell’enologia con il rispetto della tradizione. Una delle caratteristiche più singolari (e interessanti) del castello è il suo labirinto.
Monumento storico, costituisce uno dei rarissimi esempi documentati di labirinto nell’ambito dei giardini storici del Piemonte. Progettato negli anni Trenta del Novecento, il labirinto racchiude una molteplicità di significati – viaggi mitologici, religiosi, filosofici, matematici – e si colloca nell’ambito del progetto di restauro del Castello millenario.

Da non perdere il tour guidato delle cantine del XII secolo con la visita alla barricaia suddivisa in settori per consentire le rifermentazioni in legno, distinte secondo le singole annate ed i terreni di provenienza. Su richiesta, visita alla collezione privata delle antiche annate del castello dal 1804. L’attività prosegue con l’analisi sensoriale dei vini, con possibilità di abbinamento a prodotti gastronomici della tradizione locale.

Nel castello si può scegliere se pernottare nelle Luxury Suite, in appartamento o nelle camere situate nell’antico borgo medievale. La suite costa a partire da 233 € a notte.