Se vi dicessi che esistono oasi di pace, in Liguria, immerse nel verde eppure a due passi dal mare, ricche di storia e scorci mozzafiato, ci credereste? Per chi ha viaggiato molto, la risposta molto probabilmente sarebbe positiva.
Chi, invece, per diversi motivi ha vissuto prevalentemente la Liguria “tradizionale”, forse stenterebbe a crederci. E invece esistono eccome, ed io ne ho le prove 🙂

Mi riferisco all’area delle Cinque Terre, sulla costa ligure di levante; quel lembo di terra affascinante e aspro, delimitato dal mare e dalle colline e, più in alto, sormontato dalle montagne. Sebbene le Cinque Terre non abbiano bisogno di presentazione, è tuttavia d’obbligo raccontare una storia diversa. Un racconto che esula dagli itinerari classici, famosi e ben noti a tutti, per virare, per l’appunto, verso un’oasi di pace e serenità.

Mai sentito parlare del borgo di Bonassola? E’ un piccolo scrigno prezioso, lambito da acque di un incredibile color turchese. Nonostante la posizione in un’area famosa, Bonassola rimane comunque una scelta d’élite: mai chiassosa né sovraffollata. E’ la destinazione perfetta per chi desidera godersi una località di mare incantevole, senza però trovarsi immerso nella folla.
E non mancano, poi, le attrattive storico-culturali! Sulla piazzetta centrale del piccolo borgo, per esempio, svetta la Chiesa di Santa Caterina d’Alessandria di epoca cinquecentesca, in cui ammirare sculture e dipinti, tra i quali anche alcune opere di Pietro Costa e di Antonio Discovolo. Dopo la visita, si può scegliere di assaggiare dell’ottima focaccia ligure in una delle panetterie prospicienti la chiesa. In alto, dominante il mare, poi, si trova l’Oratorio di Sant’Erasmo: un tempo veniva utilizzato dai pescatori e marinai di Bonassola che vi si riunivano per decidere dalla gestione e amministrazione delle attività lavorative a sostegno del borgo.
Ora, invece, è sede di eventi e manifestazioni, convegni e mostre. Bellissimo il sagrato decorato che dà accesso all’oratorio, mentre all’interno si può ammirare un dipinto che presente la Madonna col Bambino con San Giuseppe e quattro angeli. Danneggiata durante la II Guerra Mondiale, la tela è stata poi restaurata, riportata al suo antico splendore e ricollocata sull’altare maggiore.

Poco distante, arroccata su un promontorio che domina il golfo, si trova poi la Chiesetta della Madonnina della Punta, cui si accede partendo proprio dall’ex Oratorio di Sant’Erasmo con una camminata di circa 20 minuti. In realtà di tratta più di una cappelletta che di una chiesa vera e propria, ma vale comunque la pena di ammirarla da vicino. Costruita verso la fine del 1600, è un eremo di tranquillità da cui ammirare la costa sottostante e ascoltare il rumore delle onde che si infrangono sulla scogliera.
Tornando verso il borgo, vi consiglio di includere nel diario di viaggio anche il Castello di Bonassola. Situato alle spalle del piccolo centro cittadino, il maniero venne costruito nel 1500. Oggi ne rimane una parte a forma quadrilatera, con due torri circolari sugli angoli e l’orologio pubblico (quest’ultimo di evidente epoca recente). La parte rivolta a nord è senza ombra di dubbio originale, a testimonianza del periodo in cui venne edificato.
Per chi ama passeggiare in mezzo alla natura, infine, questo tratto di Liguria propone alcuni dei percorsi ciclo-pedonali più belli e suggestivi della Regione. Uno su tutti è quello che si snoda lungo le gallerie della vecchia linea ferroviaria (inaugurata nel 1874) tra Framura e Bonassola.

E che conduce, anche, ad un paradiso nascosto che allieterà le vacanze di chi desidera pace, relax, natura. Ma anche bagni in acque limpidissime, cucina a cinque stelle e distanziamento sociale. Sto parlando de La Francesca Resort una vera e propria zona protetta affacciata sul mare delle Cinque Terre.




Lontanissima dalla folla, dal rumore, dal traffico e dal turismo di massa, La Francesca è immersa in 15 ettari di parco, tra pini, agrumi, mirti, ginepri, un tripudio di natura incontaminata, in cui respirare a pieni polmoni e ricaricare le batterie. Al suo interno, gli ospiti vengono alloggiati in appartamenti o villette (55 in tutto) con stupefacente vista mare e una media di ben 800 mq a persona. Il distanziamento sociale, necessario in un periodo come questo (ma ambito a prescindere) è facilmente assicurato.





Tra i servizi offerti dal Resort ci sono un ristorante gourmet (il Rosadimare) che cucina piatti della tradizione e che nulla ha da invidiare a locali stellati; una spiaggia privata riparata dai venti in cui i bambini possono fare il bagno in totale sicurezza, un Baretto in cui fare colazione all’ombra delle piante, approfittare di un aperitivo prima di cena o mangiare un gelato, la sera, mentre i bambini giocano nel parco a loro dedicato (in cui c’è anche un minigolf!). E poi c’è la piscina, dotata anche di vasca idromassaggio (che ovviamente ho provato), da scegliere quando non si ha voglia di scendere verso il mare. Ma la cosa che più apprezzo de La Francesca Resort è la pressoché totale assenza di auto: una volta parcheggiata la propria vettura, ci si muove a piedi. Senza pericoli per le bambine! Insomma, una vera e propria oasi di pace, in cui si viene accolti con calore e gentilezza. Che di questi tempi, lo sapete bene, non è poco.


Io, che ci ero già stata, so per certo che tornerò. La Francesca Resort è il mio personale centro di ricarica: tornandoci almeno una volta l’anno, mi riconcilio con la natura, ma soprattutto con il mondo. Per info e prenotazioni: La Francesca Resort, Località La Francesca, 19011 Bonassola (SP), tel. (+39) 0187.813911, e-mail: booking@lafrancescaresort.it.